Sei un artista davvero dotato.
Allâaccademia ottenevi sempre il massimo dei voti e tutti rimangono estasiati dalle tue opere.
Insomma, sei davvero bravo.
Ma non vendi.
O comunque vendi poco.
Troppo poco per vivere della tua arte.
Come mai?
Per trovare una risposta dobbiamo tornare indietro di 500 anni e analizzare la strategia utilizzata da uno dei pittori rinascimentali piĂš famosi di tutti i tempi: Albrecht DĂźrer.
Sono stata infatti da poco a visitare la bellissima mostra DĂźrer e il Rinascimento tra Germania e Italia allestita al Palazzo Reale di Milano e ho avuto lâispirazione per questo articolo.
Che DĂźrer fosse un artista dallâenorme talento si era capito sin dalla giovane etĂ . Il ritratto del padre, dipinto a 19 anni, dimostra unâabilitĂ ben al di sopra della media.
Insomma, sin da piccolo aveva dimostrato di essere un fenomeno!
Ma, nonostante questo, non è che guadagnasse molto.
Addirittura dopo il viaggio in Italia, che allora era dâobbligo per chiunque volesse fare lâartista, tornò in patria frustrato piĂš che mai: in Italia câera un ambiente culturale fervidissimo e gli artisti erano riconosciuti per il loro valore, stimati e ben pagati. A Norimberga invece le cose non erano affatto cosĂŹ, al punto che in una lettera ad un amico scrisse:
Oh, come sarĂ per me freddo, dopo il sole! Qui (a Venezia) sono un signore, in patria un parassita.
DĂźrer avrebbe potuto scoraggiarsi, lamentarsi del fatto che nella sua patria câera la crisi e che se fosse nato in Italia tutto per lui sarebbe stato diverso, appendere le sue aspirazioni artistiche al chiodo e mettersi a fare lâorafo come la sua famiglia faceva ormai da generazioni.
Ma non andò cosÏ.
DĂźrer ebbe unâidea geniale: quella di sfruttare un nuovo media che stava prendendo piede in quel momento nella sua patria. La stampa, che era stata introdotta dal tedesco Johannes Gutenberg nel 1455.
E cosÏ Dßrer creò una propria bottega e iniziò a dedicarsi a tempo pieno alla xilografia.
âQuesta tecnica era particolarmente vantaggiosa anche per ragioni economiche: poco dispendiosa nella fase creativa era relativamente facile da smerciare se si conosceva il gusto del pubblico. D'altro canto la pittura invece dava minori margini di guadagno, aveva costi considerevoli per l'acquisto dei colori ed era legata ancora strettamente ai desideri del committente, con una libertĂ dell'artista molto ristretta, almeno sul soggetto.â (fonte Wikipedia)
E realizzò LâApocalisse di Giovanni, una raccolta di 15 xilografie che di fatto fu il primo libro progettato, illustrato e pubblicato da un artista nel mondo occidentale.
Con sorprendente velocità l'Apocalisse (e con essa il nome Albrecht Dßrer) si diffuse in tutti i paesi d'Europa e procurò al suo autore uno straordinario successo.
Che cosa ci insegna questa storia?
Che essere bravi non basta, bisogna anche saper sfruttare i media se vogliamo farci conoscere e avere successo.
DĂźrer cavalcò lâonda della stampa, il nuovo media dei suoi tempi.
E tu quale media puoi cavalcare?
Ovviamente internet!
Quindi se sei un artista di talento ma non sei riconosciuto dal mercato forse stai utilizzando il media sbagliato.
Forse ancora ti affidi solo a mostre, fiere e gallerie e non hai una strategia di comunicazione/vendita online efficace.
Molti artisti mi dicono:
Ma io ho un sito e pubblico le mie opere su Instagram ma non funziona.
Certo, non basta avere un sito e un account social!
Devi avere una strategia!
Internet non è la soluzione.
Internet è lo strumento.
Che tu devi imparare ad utilizzare efficacemente per ottenere i risultati che meriti.
Buon lavoro!
Ciao Stefania! !
Ti ho scoperta per caso e sicuramente continuero’ a seguirti : ) grazie per i consigli! Laura
Grazie mille a te per le tue belle parole ???