Mindset

Cronostress nell’Arte: affrontare la paura di aver iniziato troppo tardi

In questo articolo voglio esplorare un argomento che tocca le corde più intime di molti: la paura di aver iniziato troppo tardi nella propria carriera artistica. 

Siamo spesso portati a credere infatti che il successo artistico sia riservato a coloro che iniziano giovani.

Uno dei fattori psicologici che può influenza questo tipo di atteggiamento è il concetto di "cronostress".

Il Cronostress e gli artisti

Il termine "cronostress" deriva dalla combinazione delle parole "crono" (tempo) e "stress".

Si riferisce all'ansia o alla pressione psicologica che una persona può sperimentare quando avverte di essere in ritardo rispetto a determinate pietre miliari o obiettivi nella sua vita.

Questo tipo di stress può essere causato da molteplici fattori, come ad esempio la percezione che il tempo stia scadendo o che le opportunità stiano sfumando a causa dell'età.

Nel contesto dell'arte e della carriera artistica, il cronostress può manifestarsi quando gli artisti sentono di aver iniziato troppo tardi per raggiungere il successo o che il tempo sta diventando un fattore limitante.

Questo può portare a una serie di reazioni emotive, come ansia, insicurezza, frustrazione e persino il desiderio di abbandonare l'arte.

L'influenza della società

Il cronostress può essere alimentato da diverse influenze culturali e sociali.

La società moderna spesso valorizza la giovinezza e il raggiungimento di obiettivi precoci, il che può creare una pressione aggiuntiva sugli individui che percepiscono di non aver raggiunto determinati traguardi entro un certo punto della loro vita.

Inoltre, i confronti con le storie di successo di altri artisti, specialmente quelli che hanno raggiunto l'acme giovanissimi, possono contribuire al senso di cronostress.

Il caso Carmen Herrera

Carmen Herrera è una famosa artista visiva cubano-americana nata il 30 maggio 1915 a Cuba (è mancata l’anno scorso all’età di 106 anni!).

È nota principalmente per il suo lavoro nell'arte astratta geometrica e per essere una delle prime artiste a esplorare questo stile.

Herrera ha dipinto per una sessantina di anni senza mai vendere un quadro.

Ha venduto la prima opera all'età di 89 anni.

Da quel momento i collezionisti hanno iniziato ad interessarsi alle sue opere che ora sono entrate a far parte della collezione permanente de MoMA e della Tate Modern.

Nel 2018, all'età di 102 anni, la Lisson Gallery di Londra ha allestito un'esibizione interamente dedicata ai suoi lavori.

Strategie per Gestire il Cronostress

È importante riconoscere che il cronostress è influenzato dalla percezione soggettiva del tempo e che può variare da persona a persona.

Ciò che può essere considerato "tardi" da una persona potrebbe essere un punto di inizio perfetto per un'altra.

Ecco alcune strategie per gestire il cronostress:

  • Mindfulness: concentrati sul presente anziché sul passato o sul futuro. La consapevolezza ti aiuterà a sfruttare al massimo il momento attuale.

  • Redefinisci il Successo: riconosci che il successo è un percorso individuale, non un traguardo fissato da regole esterne.

  • Ricordati del "Perché": focalizzati sul tuo amore e sulla passione per l'arte, piuttosto che sugli standard esterni.

  • Impara e Cresci: la crescita artistica è continua. Ogni esperienza, a prescindere dall'età, può arricchire la tua pratica creativa.

Conclusioni

L'arte è un viaggio senza fine, un modo di esplorare e comunicare il mondo interiore.

La creatività non ha età, né confini temporali.

Le opere d'arte possono essere ispirate da esperienze vissute in giovinezza o maturità.

Impara ad accogliere il potere della tua storia personale e trasformalo in opere che riflettano la tua autenticità.

Ne ho parlato anche qui.

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6 commenti

  1. Ottimo esempio brava Stefania, il 14 settembre la mia Collection arriva al suo 40° ed io a novembre al mio 63° vuoi partecipare a questo significativo evento dell’arte contemporanea internazionale? se sì, scrivi un articolo su The Opera Collection dal 1983 Grazie, P.S. Sono ancora candidato alla Biennale di Venezia 2024, sarà la volta buona?

  2. Ciao Stefania, piacere di risentirti. Come sempre tocchi argomenti interessanti. Certo non ti nascondo che anch’io ho avuto la sensazione che artisticamente fossi in ritardo rispetto agli altri artisti che alla mia stessa età espongo già a Firenze, Barcellona o Venezia, ecc. Mi sconforto nel vedere anche molti che sui social hanno un seguito importante mentre io no e mi incolpo per questo perché avrei potuto espormi prima. Tutte queste sensazioni però riesco a trasformarle in forza positiva per fare meglio. Ciò che penso, infatti, è che la mia esigenza di espormi è nata tardi perché prima non avrebbe avuto senso perché tecnicamente non ero pronto e forse neanche emotivamente. Inoltre la cosa che mi dà forza nell’andare avanti e a non mollare mai la pittura è che anche se non diventerò mai nessuno o non riuscirò a vivere mai delle mie opere, l’arte sarà sempre la mia grotta in cui rifugiarmi qualsiasi cosa succeda e credimi è proprio quando si raggiunge questa consapevolezza che secondo me un artista riesce a scavare meglio dentro di sé e di conseguenza ad arrivare meglio agli altri. All’inizio infatti ero più concentrato sul processo inverso cioè arrivare subito ad un pubblico ampio nonostante non avessi un granché da dire. Proprio in questi giorni una signora mi ha commissionato la mia prima opera grazia al sito che ho aperto per merito dei tuoi consigli. Spero che questo possa essere il primo lavoro di tantissimi altri. Grazie Stefania!!

    1. Ciao Donato, che dire? La tua riflessione è di grande spessore, profondità e auto-consapevolezza. Tutto merito di quella maturità che è difficile avere quando si è molto giovani. Sono propio contenta per la tua prima commissione!!!

  3. dici bene quando sottolinei che l’arte è una continua ricerca ed il ” successo” ( ? ) non è un traguardo ma è la strada che percorriamo … strada in salita e difficoltosa che sovente non ci permette di valutare i benefici delle varie tappe !
    L’ansia, legata strettamente allo scandire del tempo, altro non è che la paura della morte.
    Ma questo fatto non è in mano nostra, non dipende da noi !
    Meglio affidarsi al divenire delle cose e credere nell’infinito futuro … luogo dell’arte per elezione ❗

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