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Mercato dell’arte: cosa è successo nel 2023?

Come ogni anno a marzo è stato pubblicato “The Art Basel & UBS Art market report 2024” che ci descrive l’andamento del mercato dell’arte nel 2023.

Vediamo insieme i punti più interessanti.

Cosa è successo nel mercato dell’arte nel 2023?

  • Dopo due anni di crescita, le vendite nel mercato dell'arte sono rallentate, con un calo del 4%. Dato più che prevedibile visto l’andamento dell’economia globale, inflazione e guerre in corso.
  • Nonostante questo calo di valore, il volume delle transazioni è cresciuto del 4% rispetto al 2022. Ciò significa che il numero delle opere acquistate è aumentato, ma sono stati acquistati lavori meno costosi.
  • Le vendite online sono cresciute nonostante la flessione del mercato, con una crescita del 7% rispetto al 2022. Il mercato online è quindi sempre florido e sano.
  • Il 58% delle aste d'arte online nel 2023 ha registrato vendite di opere a prezzi inferiori a 50.000 dollari (questo report tratta solo delle aste, per informazioni sulle vendite al dettaglio dobbiamo aspettare l’uscita dell’Hiscox Online Art Market Report).
  • Il mercato degli NFT è sceso del 51% rispetto al 2022, confermando il trend in discesa iniziato nel 2021. La bolla degli NFT è definitivamente scoppiata (chi lo dice a tutti quegli pseudo-guru che ci tormentano online promettendoci di diventare artisti ricchi e famosi grazie agli NFT?).
  • I paesi dove si compra maggiormente arte sono (in ordine) U.S.A. (42%), Cina (19%), Regno Unito (17%), Francia (7%), Svizzera (3%), Germania (2%), Spagna e Giappone (1% ciascuno). Dell’Italia neanche l’ombra.

Riflessioni

Questi dati ci permettono di dedurre alcune riflessioni interessanti.

  • Nonostante il prevedibile rallentamento, la tendenza del mercato è quella di un allargamento alla base: stanno crescendo le vendite di opere nella fascia di prezzo medio-bassa.
  • Il mercato online continua ad essere una grande opportunità, la sua importanza è ormai consolidata e non si è limitata al periodo pandemico, quando era l’unico canale disponibile per l’acquisto di opere d’arte.
  • In Italia non si compra arte, quindi è fondamentale rivolgersi al pubblico estero.
  • Gli NFT non sono una bacchetta magica che ci renderà tutti ricchi e famosi.

L’importanza di conoscere i dati

Se mi segui da un po’ sai che io sono una grande amante di numeri e dati, perché ci danno un punto di riferimento per leggere e interpretare lo stato di fatto delle cose.

È facile farsi influenzare dalle proprie emozioni o pensare che la nostra esperienza personale rappresenti l’andamento globale del mondo (per esempio: non riesco a vendere online quindi vuol dire che il mercato online non funziona).

I dati invece sono tendenzialmente oggettivi, quindi ci offrono uno strumento di confronto con la realtà che ci permette di decidere quali strategie adottare e quali abbandonare nel percorso di vendita delle nostre opere d’arte.

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